Il funzionamento di un’associazione non profit: regole e pratiche

Le associazioni non profit rappresentano entità senza scopo di lucro, composte da almeno tre membri che si uniscono per perseguire scopi di natura ideale, etica o non economica. Affinché un’entità sia classificata come non profit, deve soddisfare determinati requisiti fondamentali:

Parità di diritti e doveri: Gli associati devono godere di pari diritti e doveri all’interno dell’associazione, senza discriminazioni o privilegi.
Libertà di associazione: È essenziale che l’adesione all’associazione avvenga liberamente, senza costrizioni o pressioni esterne.
Elezioni libere degli organi amministrativi: Gli organi direttivi dell’associazione devono essere eletti in modo democratico e trasparente, garantendo la partecipazione e la rappresentanza degli associati.
Destinazione del patrimonio: In caso di scioglimento dell’associazione, il suo patrimonio deve essere devoluto ad altri enti con finalità simili, al fine di preservare la continuità delle attività non profit.
Rendicontazione annuale: Le associazioni non profit sono tenute a presentare una rendicontazione annuale delle loro attività finanziarie e operative, garantendo trasparenza e accountability.

È fondamentale distinguere tra le attività non profit e quelle commerciali. Sebbene le associazioni non profit possano svolgere attività commerciali occasionali per scopi di raccolta fondi, queste non devono costituire l’attività principale dell’associazione. L’obiettivo principale rimane il perseguimento dello scopo sociale, con gli utili reinvestiti per tale scopo.

Quanto alla questione dei compensi per i lavoratori delle associazioni non profit, essa varia in base alla tipologia di associazione:

Le ONLUS (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale) possono corrispondere salari fino al 20% in più rispetto ai contratti nazionali, senza compiere cessioni di beni o servizi ai soci a condizioni più favorevoli rispetto a terzi.
Le OdV (Organizzazioni di Volontariato) non possono retribuire i propri soci, ma possono rimborsare loro le spese sostenute. Possono invece assumere collaboratori esterni.
Le APS (Associazioni di Promozione Sociale) possono assumere dipendenti solo in situazioni di necessità, ma devono principalmente fare affidamento sui volontari.

In merito ai costi di costituzione di un’associazione non profit, per ottenere il riconoscimento giuridico all’interno del terzo settore, è necessario costituirla davanti a un notaio con un capitale minimo di almeno € 15.000. Questo garantisce una maggiore protezione agli associati, in quanto i creditori potranno rivalersi solo sul patrimonio dell’ente in caso di controversie, senza coinvolgere personalmente gli amministratori.

In assenza di questo procedimento, le associazioni non profit non riconosciute vedranno gli amministratori responsabili personalmente in caso di dispute legali.