Gestione semplice ed efficiente dei volontari: dalla carta al digitale nei libri sociali del Terzo Settore

Nei meandri dell’amministrazione del Terzo Settore, Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Associazioni di Promozione Sociale (APS) svolgono un ruolo cruciale per il bene comune e la solidarietà della comunità. Centrali in questo contesto sono i volontari, individui che, senza scopo di lucro, dedicano il proprio tempo e le proprie capacità all’azione sociale. La gestione di queste figure preziose comporta, tra le varie sfide, l’obbligo di tenuta dei libri sociali, un compito reso ancora più complesso dalla necessità di assicurare i volontari durante le attività.

Il Volontario nel Terzo Settore:

Il volontariato è un gesto altruistico che si distingue nettamente da un rapporto lavorativo tradizionale. Il volontario non riceve compensi, ma può essere rimborsato per spese documentate, con un limite di 10,00€ al giorno o 150,00€ al mese. Questo aspetto, regolamentato dall’art. 17, comma 2 del Codice del Terzo Settore, delinea la natura spontanea e gratuita del contributo volontario.

Gli obblighi normativi e le polizze assicurative:

L’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) ha introdotto obblighi precisi per gli enti del Terzo Settore, compresi quelli sportivi dilettantistici, che si avvalgono di volontari. Oltre a tenere un registro dei volontari, gli enti devono assicurare i volontari contro infortuni, malattie e responsabilità civile.

Polizze assicurative: collettive o numeriche?

Le polizze assicurative per i volontari possono essere di tipo collettivo o numerico. Nel caso delle polizze collettive, vi è l’obbligo di tenere un registro apposito per i volontari, distinto da quello degli associati. Mentre le associazioni iscritte al CONI non sono tenute a mantenere un registro dei volontari, quelle iscritte al RUNTS devono farlo obbligatoriamente.

Registro dei Volontari: Cartaceo vs. Telematico:

Un’innovazione rilevante è la possibilità di adottare un registro telematico, un’alternativa efficiente al tradizionale registro cartaceo. L’utilizzo di software di gestione specifici per il Terzo Settore offre numerosi vantaggi, tra cui l’organizzazione precisa dei dati, la facilità di consultazione, la ricerca veloce dei soggetti e il risparmio di spazio e risorse.

Conclusioni:

La gestione dei volontari negli enti del Terzo Settore richiede un equilibrio tra il rispetto delle normative e l’efficienza amministrativa. La transizione verso il registro telematico rappresenta un passo significativo verso la semplificazione di queste operazioni, permettendo alle organizzazioni di concentrarsi maggiormente sulle attività solidali anziché sulle complessità burocratiche. Adottare un approccio digitale non solo migliora la gestione interna, ma dimostra anche un impegno costante nella modernizzazione e nell’ottimizzazione delle risorse nell’ambito del Terzo Settore.